Ristrutturazione Reparto Cardioch. Ped.

cardiochirurgia-civico-8IN SANITAS 18/01/2017

Il nuovo reparto sarà più moderno e spazioso, pensato per accogliere al meglio i piccoli pazienti. Sarà razionalizzato e strutturato per le esigenze della medicina moderna. Si trova al secondo piano di chirurgia, in uno dei padiglioni più lontani dell’intero complesso dell’Arnas. Varcata la porta ci si rende subito conto di quanto era davvero un peccato lasciare chiuso un simile reparto. Ci saranno dodici posti letto per il ricovero, sei posti letto per la terapia sub-intensiva e il complesso potrà contare sull’utilizzo di tre sale operatorie.

Qui saranno trattati i pazienti affetti da cardiopatie congenite. Perché l’obiettivo, come spiega Migliore, «è quello di dare ai pazienti un punto di riferimento importante, ma soprattutto un fiore all’occhiello della sanità siciliana».

Sono iniziati i sopralluoghi per l’area di cantiere. Sopralluoghi che continueranno nei prossimi giorni. Il cantiere vero e proprio sarà montato a breve. I lavori dovrebbero durare circa un anno, ma l’obiettivo è inaugurare il nuovo reparto entro la fine del 2017. Costo dell’opera, circa un milione di euro.

La ristrutturazione non prevede grandi interventi sulle strutture, ma più che altro una razionalizzazione degli spazi. Saranno salvaguardati alcuni vetri artistici, che saranno smontati e montati altrove ed alcune pareti dipinte da un’artista, che saranno conservate e tutelate.

«Era assurdo lasciare il reparto in queste condizioni drammatiche- spiega Migliore- Sin dal giorno del mio insediamento, nel luglio 2014, ho fatto di tutto perché l’Arnas recuperasse questo reparto ed offrisse ai pazienti un servizio di eccellenza».

All’interno del reparto lavorerà uno staff formato dai migliori medici e infermieri del settore, per offrire ai piccoli pazienti un’assistenza che sia rispettosa anche della loro tenera età.

Ma non è tutto. Perché con l’apertura del reparto, al Civico sarà istituto il registro regionale delle cardiopatie congenite. Un sistema informatizzato che permetterà alle strutture siciliane di avere il quadro generale della situazione dei malati di cardiopatie, ma soprattutto per capire come e dove questi pazienti si stanno curando.

«Non è importante tanto che si curino solo da noi- spiega Migliore- ma è fondamentale che proseguano il loro percorso di riabilitazione». Infatti, dopo un primo intervento che di solito si fa da piccoli, serve un secondo intervento chirurgico per correggere altri difetti del cuore.