LA STORIA DI MANFREDI

LA STORIA DI MANFREDI
26/01/2018

In Sicilia ogni anno circa 60mila pazienti sono costretti a spostarsi per curarsi altrove, quasi sempre a nord. Sono i cosiddetti “migranti della sanità pubblica”. 

Ignazio Brasile è nato a Trabia (PA), qui si è sposato con Emanuela, dal loro matrimonio è nato Manfredi che essendo affetto da una malformazione cardiaca congenita ha dovuto affrontare, con i suoi genitori, un lungo e costoso viaggio fino a Milano per essere sottoposto ad un delicato intervento a cuore aperto… Nel capoluogo Siciliano manca un Centro di Eccellenza di Cardiochirurgia Pediatrica per poter curare il piccolo, così la coppia è stata costretta a spostarsi fuori regione ed a loro carico sono stati tutti i costi del viaggio, del vitto e dell’alloggio. Sono loro che hanno pagato le falle del sistema ospedaliero siciliano, perché un’ospedale pediatrico di eccellenza a Palermo doveva esserci già dal 2010. Il cantiere, invece, è divenuto l’ennesima “opera incompiuta” perché non è più attivo da diverso tempo. Due aziende fallite e 58 milioni di euro già spesi, per uno scheletro di cemento. La Regione, nel 2011, ha deciso di attivare temporaneamente la delicata attività Cardiochirurgica Pediatrica nel Presidio Ospedalierio “San Vincenzo” di Taormina, firmando una convenzione con l’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”, per un costo di 7milioni di euro il primo anno ed altri milioni negli anni successivi. Purtroppo, però, molti pazienti della Sicilia Occidentale preferisco spostarsi in altri Centri del Nord Italia. Con questo ennesimo “viaggio della speranza” altri soldi pubblici sono stati trasferiti dalla Sicilia, che pagherà l’operazione cardiochirurgia, alla Lombardia dove sono abituati ad “ospitare” i “Pendolari” della salute. Al San Donato hanno macchinari all’avanguardia, grazie al miliardo che arriva dalle regioni del sud per far curare i loro cittadini ed i 18 miliardi del fondo sanitario. Punto di forza della straordinaria struttura ospedaliera lombarda è anche la strutturazione del “Heart Team”, che si riunisce tutti i giorni per discutere i casi, un’organizzazione di medici specialisti pediatri che ruota attorno al paziente… L’intervento di Manfredi è andato bene e così dopo dieci giorni il piccolo è potuto tornare a casa guarito.

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